Una Leica Reporter in condizioni particolarmente disastrate, presentata per la vendita su un noto sito di aste on-line, ha attratto immediatamente la mia attenzione. Le fotografie illustrano sufficientemente le pessime condizioni estetiche. Malgrado il deterioramento, si può ancora leggere sulla calotta superiore il numero di matricola 349048, che dai dati di fabbrica risaliamo facilmente alla sua produzione del 1940. Il suo aspetto particolarmente vissuto, mi ha spinto a richiedere qualche informazione del suo ritrovamento allo stesso autore, che gentilmente mi ha inviato la sua testimonianza.
La fotocamera è dotata di un singolare attacco a baionetta per le ottiche, che si differenzia dal consueto attacco a vite degli obiettivi Leica dell'epoca. L'obiettivo della fotocamera non è stato rinvenuto e per il momento rimane il mistero per quale tipo di applicazione fosse impiegato questo modello di Leica Reporter. La ricerca continua...
La fotocamera è dotata di un singolare attacco a baionetta per le ottiche, che si differenzia dal consueto attacco a vite degli obiettivi Leica dell'epoca. L'obiettivo della fotocamera non è stato rinvenuto e per il momento rimane il mistero per quale tipo di applicazione fosse impiegato questo modello di Leica Reporter. La ricerca continua...
I boschi accanto a Berlino sono la mia meta. Negli anni avrò percorso quei sentieri non so quante volte. Passando sul sentiero, ad un certo punto, notai qualcosa di bianco che stonava tremendamente con le varie tonalità di verde del bosco. Avvicinandomi, vidi che altro non erano che un mucchio di ceramiche abbandonate ormai da tempo nel terreno smosso dal passaggio di qualche cinghiale in ricerca di cibo.
Con la punta del mio bastone, avvicinandomi a quel misero ritrovamento, cominciai a rovistare nel mucchio. Alcuni pezzi mostravano vecchi decori sbiaditi, risalenti probabilmente ad un epoca molto lontana. E in mezzo a tutto quel bianco sporco notai una vecchia macchina fotografica.
Per alcuni sicuramente altro non sarà che un pezzo di metallo arrugginito e sporco. Per altri ancora, un oggetto così inutile o deteriorato da esser finito in una vecchia discarica abusiva degli anni ’40 o ’50, in mezzo a suppellettili di porcellana e bottiglie rotte.
Ma quel pezzo di metallo per me era un ritrovamento importante, che aveva immediatamente scatenato tutta una serie di possibili illazioni su come e perché fosse finito lì, abbandonato nel bosco.
Con la punta del mio bastone, avvicinandomi a quel misero ritrovamento, cominciai a rovistare nel mucchio. Alcuni pezzi mostravano vecchi decori sbiaditi, risalenti probabilmente ad un epoca molto lontana. E in mezzo a tutto quel bianco sporco notai una vecchia macchina fotografica.
Per alcuni sicuramente altro non sarà che un pezzo di metallo arrugginito e sporco. Per altri ancora, un oggetto così inutile o deteriorato da esser finito in una vecchia discarica abusiva degli anni ’40 o ’50, in mezzo a suppellettili di porcellana e bottiglie rotte.
Ma quel pezzo di metallo per me era un ritrovamento importante, che aveva immediatamente scatenato tutta una serie di possibili illazioni su come e perché fosse finito lì, abbandonato nel bosco.