Vodo di Cadore è una piccola località adagiata tra i massicci dolomitici nella provincia di Belluno. Da questo luogo, alla fine del ‘800, emigrarono per gli Stati Uniti i cugini Franco e Italo Marchioni. Specializzati nella produzione e distribuzione di gelato artigianale, unirono le loro esperienze aprendo una piccola società a New York, proponendo il loro delizioso prodotto nella zona di Wall Street di Manhattan.
Il logo della gelateria Marchioni che per ragioni commerciali riporta il cognome italiano in versione anglo-sassone. La scritta, riferendosi al gelato illustrato cita la frase: "degno di un re !" |
I cugini Marchioni vendevano il loro gelato direttamente in strada con i loro carretti, servendoli com’era consuetudine all’epoca, in fragili bicchieri di vetro. Il vuoto a rendere, era un fattore di spesa che gravava in modo considerevole alla piccola impresa e la loro creatività li portò a inventare un contenitore conico, prodotto con deliziosa cialda commestibile. Inventarono il cono gelato, ma ben presto la società si divise ed entrambi i cugini si occuparono di registrare il loro brevetto. Il primo fu Franco che nell’anno 1902, con il brevetto N°701776, registrò un “apparecchio per la cottura di biscotti per gelato, mentre nell’anno successivo troviamo il brevetto del cugino Italo Marchioni N°746971, che fece brevettare un “macchinario in grado di produrre coni di pasta”.
A quel punto cominciò una lite nella famiglia Marchioni. Franco accusò Italo di violazione del brevetto. Il giudice stabilì che Italo aveva ri-brevettato il cono senza aggiungere nulla di nuovo, dando quindi ragione al cugino Franco.
Franco Marchioni e la moglie Angela emigrarono a New York nel 1898 ed ebbero otto figli: Cesare (1900), Marco (1901), Riccardo (1904), Fiorenza (1908), Giovanni (1910), Elena (1911) Dora (1914) e Maddalena (1917).
La vendita della loro testa per treppiede fu effettuata affidandosi al sistema “porta a porta”, che consentì ai “Marchioni Brothers” di ricevere immediati riconoscimenti, superando indenni il periodo della recessione americana. L'azienda, negli anni '30 crebbe sempre di più, fino al secondo conflitto mondiale, quando la loro attività ricevette una battuta di arresto per la mancanza della materia prima e le loro competenze furono necessarie per lo sforzo bellico.
Al termine del conflitto, i due fratelli decisero di incrementare i loro affari con la progettazione di un nuovo treppiede in alluminio idoneo ad accogliere l’affermata testa snodabile. L’idea di poter offrire un prodotto completo si concretizzò, dopo una lunga sperimentazione, nel 1946 con il montaggio del primo modello, che fu chiamato TINTALL. La realizzazione di serie iniziò nel garage di famiglia a Rutherford , pubblicizzando il prodotto direttamente nelle riviste del settore fotografico. Gli ordini arrivarono subito copiosi, e la fama dei robusti treppiedi TINTALL raggiunse in poco tempo tutto il continente Americano.
Particolare del treppiede con in evidenza la targhetta identificativa. In essa compare il nome dei loro creatori e la sede produttiva di Rutherford.
I fratelli Marchioni dovettero assumere cinque operai per poter evadere tutte le commesse e in pochi anni la produzione crebbe alla considerevole cifra di 5000 pezzi annui. Dal 1946 al 1973, la produzione dei TINTALL fu sempre curata direttamente dai Marchioni, che volutamente ne hanno limitato il volume produttivo per seguire personalmente tutte le fasi lavorative che assicurassero un prodotto di alta qualità.
Un treppiede Tintall prodotto dai fratelli Marchioni prima del 1973 con una Leica III C post-bellica.
Photo per My Leica Historica di Jay Javier (Filippine)
All’inizio del 1973, la direzione della Leitz di Rockleigh nel New Jersey, conoscendo molto bene la reputazione dei treppiedi TINTALL, propose l’acquisto del marchio e dell’intera produzione. Cesare e Marco Marchioni, ormai anziani, erano da tempo alla ricerca di partner in grado di continuare la tradizione e l’opportunità di poterla cedere alla famosa casa tedesca fu ritenuta la migliore soluzione.Dopo la vendita alla Leitz, la targhetta simile alla versione "Marchioni" riporta i nuovi estremi societari
Pubblicità Leitz- Leica apparsa nei giornali di settore alla fine degli anni '70.
Per esigenze logistiche, l’attività produttiva fu spostata da Rutherford alla Leitz di Rockleigh, dove gli stessi Marchioni addestrarono il personale e per due anni, fino al 1975, ne seguirono la fabbricazione.
La Leitz di Rockleigh nel New Jersey, mantenne con successo il marchio e la produzione per soli pochi anni, fino a quando decise di cederli nei primi anni ‘80.
Particolare di un treppiede Tintall- Leitz in finitura cromata.
La prima brochure Leitz dedicata ai nuovi treppiedi Leitz, in cui viene raccontata la storia dei fratelli Marchioni.
Piccola nota conclusiva:
il comune di Vodo di Cadore, in possesso di poche informazioni sulla famiglia Marchioni, incarica una ricerca che stabilisca la storia di questi suoi concittadini. Nel mese di Marzo 2013, la piccola località inaugura un monumento che riproduce un grande cono gelato, dedicandolo ai suoi creatori.
il comune di Vodo di Cadore, in possesso di poche informazioni sulla famiglia Marchioni, incarica una ricerca che stabilisca la storia di questi suoi concittadini. Nel mese di Marzo 2013, la piccola località inaugura un monumento che riproduce un grande cono gelato, dedicandolo ai suoi creatori.
Una vista della testa del treppiedi in versione Tintall-Leitz
l'ultima brochure del 1981 dedicata ai "Tripods" Leitz